Alla base del Financial Life Planning

Il Financial Life Planning ovvero la Pianificazione Finanziaria per Obiettivi di Vita si basa sul presupposto che il consulente finanziario deve prima scoprire gli obiettivi più importanti nella vita del proprio cliente e poi dopo formulare un piano finanziario, dove le scelte giuridiche ed economiche operate dovranno supportare pienamente tali obiettivi.

Tutto ciò può sembrare elementare, ma in realtà pochissimi intraprendono una efficace esplorazione dei valori e obiettivi più profondi e autentici dei clienti.

Usualmente le persone e i loro consulenti si concentrano sugli aspetti quantitativi, sui numeri, budget, investimenti, assicurazioni, imposte, ma ciò che realmente è importante non sono i tuoi soldi… ma bensì la tua vita.

I Soldi non sono il Problema

Come ben evidenziato da John Armstrong nel suo libro “I soldi non sono il problema” le preoccupazioni sul denaro spesso riguardano solo in parte i soldi, bensì riguardano l’autostima, il benessere dei figli, il rapporto con le proprie aspettative e i risultati raggiunti, la coerenza della vita.

Il rapporto con il denaro non è solo una pura questione economica, quanto si guadagna o si spende, ma comprende invece fantasie, emozioni, attitudini, paure e ricordi.

Considerato il tipo di relazione, fissare parametri quantitativi, cioè “quanti soldi dovrei avere”, il più delle volte non serve.

In generale, cercare di risolvere le preoccupazioni sul denaro considerando solo l’aspetto quantitativo, che si tratti di aumentare le entrate o cavarsela con meno soldi, spesso non è la strategia migliore.

Più importante è concentrare la propria attenzione sul rapporto con il denaro e su cosa si prova quando ci si ha a che fare.

I soldi sono solo uno strumento di scambio

L’impegno profuso nel nostro lavoro quotidiano (soldi in entrata) ci permette di acquistare beni ed esperienze che desideriamo o di cui necessitiamo (soldi in uscita).

Le Domande da porsi nella Pianificazione per Obiettivi di Vita

Se i soldi sono solo uno strumento di scambio è necessario porsi tre domande:

  • in quanto mezzo, a che fine ci servono i soldi ?
  • come devono essere usati per raggiungere quel fine nel modo più efficiente ed efficace possibile ?
  • di quanti soldi ho bisogno ?

Quindi prima di passare ai calcoli ciascuno deve chiedersi:

  • Quali sono i miei veri obiettivi? ( ad esempio una famiglia felice, la crescita intellettuale, l’impegno per il prossimo, ecc..)
  • Cosa a parte il denaro è importante per raggiungerli ?
  • Come possono aiutarmi i soldi ?

Solo dopo aver risposto a questi interrogativi avremo chiaro a cosa serve davvero il denaro per noi

La consapevolezza dei nostri bisogni autentici è un punto prezioso.

Fare ordine permette di trovare una soluzione e dirigere meglio le nostre energie e le nostre risorse economiche e patrimoniali.

Acquistare una casa al mare, un auto sportiva, una cena in un ristorante rinomato, sono desideri o bisogni ? Forse sono solo desideri, belli ma non necessari.

I bisogni sono più profondi, perché sono legati alla storia di ciascuno.

Chiedersi: “Ne ho davvero bisogno ?” equivale a domandarsi quanto sia importante una certa cosa, quanto sia rilevante nel rendermi migliore.

In cosa può davvero migliorare la mia vita ?

Questa domanda ha lo scopo di distinguere i bisogni dai semplici desideri, una distinzione cruciale.

La differenza tra Bisogno e Desiderio

La distinzione tra bisogno e desiderio, non ha nulla a che fare con quella tra modestia e grandiosità.

Non sempre infatti le cose di cui abbiamo bisogno sono piccole o economiche.

Negli esempi di prima, per qualcuno acquistare una casa al mare sarà solo un desiderio, perché immagina che gli altri lo vedranno come persona di successo, quindi dovrebbe mitigare la sua bassa autostima.

Per un altro sarà invece un bisogno, perché il legame con il mare lo rende più energico e vitale e gli permette di trascorrere del tempo con i suoi figli, svolgendo attività ludiche insieme.

Nell’ultimo caso, dire: “è troppo costosa la casa al mare, non ne ho veramente bisogno”, significherebbe disconoscere se stesso.

Una volta messi a fuoco i veri bisogni, non è detto che siamo sempre in grado di poterli soddisfare.

Però abbiamo un motivo vero, profondo, per guadagnare di più e per indirizzare le nostre risorse patrimoniali (Financial Life Planning)

La distinzione bisogno – desiderio, quindi è strettamente legata a grandi temi come la ricerca di un’identità, l’etica, il senso della vita.

Non è possibile gestire il denaro in maniera corretta senza prima aver riflettuto a fondo su queste cose.

La distinzione bisogno – desiderio è di carattere psicologico e riguarda l’arricchimento dell’individuo e la ricerca di un sé migliore.

Il padre del Financial Life Planning

George Kinder, (padre nobile del Financial Life Planning) comprese l’importanza di incorporare nella pianificazione finanziaria, una profonda conoscenza dei bisogni autentici, dei valori della vita dei propri clienti, durante la sua iniziale attività di consulente fiscale negli anni 90

Nella ricerca di ottimizzare il carico fiscale e migliorare la pianificazione delle risorse patrimoniali dei propri clienti, iniziò ad esplorare questi temi e si rese conto di come spesso le persone mostravano emozioni e sentimenti contrastanti e problematici.

Le difficoltà derivavano da credenze, modi di pensare legati al rapporto con il denaro, per lo più ereditati o maturati durante l’infanzia o l’adolescenza, i quali poi diventavano in età adulta pensieri e credenze disfunzionali, ovvero creavano più ostacoli e difficoltà a raggiungere gli obiettivi di vita ( The Seven Stages of Money Maturity: Understanding the Spirit and Value of Money in Your Life ).