Finanza Aziendale
Aiutiamo le Piccole e Medie Imprese a migliorare il Rapporto con le Banche e diversificare i canali di accesso al Credito
Migliorare il Rapporto tra Banca e Impresa
” Le imprese vengono da Marte e le Banche da Venere “
Il rapporto tra le imprese e il sistema bancario è il classico rapporto di amore e odio, che spesso viene vissuto all’interno delle relazioni affettive.
Come nelle migliori relazioni, ciascuno ha bisogno dell’altro ma, frequentemente, si generano conflitti a causa di esigenze e bisogni diversi e differenti modalità di comunicazione.
Parafrasando il titolo di un famoso libro << Le imprese vengono da Marte e le Banche da Venere >> le imprese desiderano:
- finanziamenti con importi illimitati e con tempi di attesa per riceverli inferiori ad 1 giorno.
- pagare un tasso di interesse vicino allo 0,00%
- rimborsare il finanziamento tra 50 anni o anche mai
- non fornire alcuna garanzia personale o reale
- non fornire alcuna informazione sulla gestione aziendale
Dall’altra parte le Banche cercano di spiegare alle imprese che:
- il denaro che erogano come prestito non è loro, ma delle famiglie che risparmiamo e alimentano i depositi della Banca e nei confronti dei quali sono responsabili per la loro tutela
- loro stesse sono imprese e quindi devono realizzare un utile economico e offrire una remunerazione ai propri azionisti
- il denaro che hanno nei propri depositi dovrà essere restituito a varie scadenze ai legittimi proprietari
- il costo del denaro concesso in prestito è direttamente proporzionale al rischio che l’impresa mutuataria non sia in grado di pagare gli interessi e restituire il capitale
- maggiore è il rischio che il mutuatario non sia in grado di rimborsare il prestito, maggiori saranno le garanzie personali e reali che dovranno essere richieste
- minori sono le informazioni sulla gestione aziendale , fornite dall’imprenditore, maggiore sarà la percezione del rischio di default della sua azienda
“Abuso dell’Asimmetria Informativa”
Ovviamente, nel recente passato non sono mancati comportamenti poco corretti, posti in essere anche dalle Banche, spesso con la complicità silenziosa della Banca d’Italia, Vedi:
- l’Anatocismo sui conti correnti,
- l’applicazione di formule per calcolare il costo degli affidamenti che non tengono conto di tutti i costi addebitati, con elusione della normativa sull’usura
- l’Anatocismo implicito nei piani di ammortamento alla francese
- l’indeterminatezza delle condizioni economiche
- la vendita di prodotti derivati finanziari speculativi o comunque con una efficacia di copertura scadente e molto onerosa
Molto spesso si tratta della conseguenza di un abuso dell’asimmetria informativa tra la Banca, in qualità di operatore professionale e le Piccole e Medie Imprese, in qualità di semplici operatori al dettaglio e quindi privi delle competenze finanziarie specialistiche necessarie.
“Rischio e Rating”
Ciononostante, le Banche e gli Intermediari Finanziari svolgono una funzione sociale importantissima e indispensabile per le aziende e per le famiglie. Realizzano e gestiscono l’incontro tra domanda e offerta di denaro. Le famiglie risparmiano e depositano i loro soldi presso gli Intermediari e quest’ultimi li prestano alle aziende per realizzare i loro investimenti.
E’ necessario che gli Imprenditori delle PMI siano consapevoli che le Banche:
- hanno sempre bisogno di prestare il denaro alle loro aziende per ottenere i ricavi e produrre utile per i loro azionisti
- il denaro prestato alle aziende non è della Banca, ma delle famiglie che hanno depositato i propri risparmi
- hanno la responsabilità e il dovere di restituire il denaro depositato dalle famiglie alle scadenze pattuite
- devono valutare attentamente la capacità di ciascuna azienda di rimborsare il prestito concesso ( rischio di Default )
- devono definire un prezzo del denaro prestato alle aziende (tasso di interesse e commissioni) che possa coprire il rischio di inadempimento del mutuatario (default)
In conclusione, quanto denaro può essere concesso all’azienda e il suo costo, sono direttamente proporzionali al suo rischio di Default.
Migliore è il Rating, maggiore sarà l’importo erogabile e minore sarà il tasso di interesse, nonchè la velocità di erogazione.

Rating Advisory
Obiettivo di ogni Piccola e Media Impresa deve essere quello di monitorare costantemente il proprio Rating e migliorarlo.
Migliorare il proprio Rating significa non soltanto accedere al credito bancario con maggior facilità e minor costi, ma anche aumentare la propria capacità di creare reddito e ricchezza per l’imprenditore e i suoi soci.
Il servizio di Rating Advisory si svolge attraverso le seguenti quattro fasi:
1) Due Diligence Economico - Finanziaria (Diagnosi iniziale )
Tale primo step prevede la raccolta della documentazione aziendale necessaria per avviare le attività di analisi, la necessaria normalizzazione dei dati ed eventuale rettifica e, quindi, l’elaborazione ed interpretazione dei dati storici andamentali, quantitativi e qualitativi inerenti ad almeno gli ultimi cinque esercizi (Bilanci e Centrale Rischi Banca d’Italia) Ciò al fine di poter analizzare e valutare le diverse componenti del rischio d’impresa (Financial Analysis & Valuation).
2) Pianificazione Economico - Finanziaria (Business Planning)
L’attività di consulenza ha l’obiettivo di sviluppare una sistematica programmazione aziendale in termini di Gestione della tesoreria, Budgeting ed elaborazione del Piano industriale pluriennale, anche attraverso simulazioni multi-scenario ed analisi di sensitività. Finalità è il miglioramento del merito creditizio aziendale (Rating obiettivo).
3) Monitoraggio Periodico (Monitoring)
Il ruolo dell’Advisor non si esaurisce in un’analisi spot, bensì si sostanzia in un percorso di consulenza ed assistenza continuativa (Tutoring) al Top Management nell’implementazione dei target strategici ed operativi individuati, attraverso un’attività di monitoraggio almeno su base trimestrale.
4) Comunicazione Finanziaria (Reporting)
I risultati delle attività di analisi e pianificazione rappresentano il contenuto dei Report periodici attraverso i quali l’azienda realizza la propria comunicazione finanziaria nei confronti degli stakeholder. Una reportistica che deve risultare tempestiva, esaustiva e rispettosa delle scadenze programmate.
Il Ruolo dell’Advisor per la Piccola e Media Impresa



Gli Obiettivi Principali del Servizio di Rating Advisory
- Comprendere e Governare le leve che determinano l’evoluzione del Rating Aziendale e le dinamiche del Rapporto Banca – Impresa
- Razionalizzare, Equilibrare e Ottimizzare la Struttura Finanziaria Aziendale
- Migliorare la Credibilità e la Reputazione Aziendale, attraverso una trasparente Comunicazione Finanziaria
- Accedere in modo efficace al Credito Bancario e Finanziario in generale
- Ottenere Condizioni Eque, in termini di Tassi, Commissioni e Garanzie
- Anticipare ed affrontare con tempestività le sfide di domani, attraverso una corretta attività di Pianificazione e Monitoraggio che permetta alla Direzione Aziendale di prendere decisioni ponderate e razionali
Ulteriori Obiettivi del Servizio di Rating Advisory
- Diversificare le proprie Fonti Finanziarie, accedendo ai canali complementari a quello Bancario e quindi ai Mercati Finanziari per le PMI
- Internazionalizzare il proprio Business in maniera evoluta, strutturata e quindi efficace e sostenibile
- Attuare senza traumi un Passaggio Generazionale
- Sviluppare e Consolidare l’immagine e il marchio aziendale in abito finanziario e commerciale
- Avviare un efficace ed efficiente processo di aggregazione tra PMI anche attraverso operazioni di M&A
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