Donazione al Figlio tramite Bonifico: Quali Rischi ?
Frequentemente i Genitori donano ai propri figli somme di denaro tramite un bonifico, ovvero mediante addebito del conto corrente del genitore e relativo accredito sul conto corrente del figlio.
La domanda che spesso ci si pone è se questa donazione sia valida e se deve essere assoggettata ad imposta di donazione.
Secondo la Cassazione (SS.UU. 1875 / 2017) le Donazioni realizzate con bonifico non sono da qualificare come Donazioni Indirette, ma bensì come Donazioni Formali / Dirette
La Donazione tramite Bonifico è una Donazione Formale
La differenza tra Donazioni Dirette / Formali e Indirette è rilevante in quanto le prime devono rispettare la forma scritta, ovvero devono essere effettuate tramite atto notarile e alla presenza di due testimoni, pena la nullità e relativa inefficacia (art 782 c.c.) mentre le seconde sono valide indipendentemente dalla forma assunta.
Quindi la Donazione del Genitore al Figlio effettuata tramite bonifico è nulla e la nullità può essere fatta valere da chiunque abbia interesse ed è imprescrittibile.
Il contratto nullo non produce effetti tra le parti ed è come se non fosse mai stato stipulato, quindi il Genitore può in ogni momento richiedere al figlio la restituzione delle somme di denaro trasferite con il bonifico e magari se ci sono fratelli / sorelle quest’ultimi potrebbero avere interesse ad annullare questo trasferimento.
La Donazione senza Atto Notarile è Nulla
Alla morte del Genitore ai fini successori risulterebbe un debito del figlio nei confronti del genitore scomparso con obbligo di restituzione.
In assenza di altri eredi non ci sarebbero grossi problemi ai fini pratici, cosa ben diversa se ci sono fratelli / sorelle e/o il genitore superstite.
Ipotizziamo che gi eredi siano due figli: Tizio e Caio
Tizio ha ricevuto €. 500.000 tramite bonifico dal genitore scomparso e l’eredità è pari ad €. 1.000.000
In assenza di testamento l’eredità viene ripartita a metà tra i due figli e Caio sapendo del bonifico ricevuto da Tizio ne invoca la nullità, per cui l’eredità diventa €. 1.500.000 e ai due figli spetteranno €. 750.000 ciascuno
Se invece la Donazione di €. 500.000 fosse stata fatta con atto notarile e con dispensa da collazione, Tizio avrebbe potuto beneficiare dei €. 500.000 donati a cui aggiungere metà dell’eredità di €. 1.000.000, pari quindi ad un totale di €. 1.000.000 mentre Caio si sarebbe dovuto accontentare solo della metà dell’eredità di € 500.000
Alle Donazioni Nulle si applica il Regime Ordinario
Dal punto di vista fiscale secondo la giurisprudenza della Cassazione (sentenze n. 634/2012 e 22118/2010) alle donazioni nulle si applica il regime ordinario delle donazioni.
Nel caso del figlio l’imposta è pari all’aliquota del 4,00% da applicare sugli importi maggiori della franchigia di €. 1.000.000, quindi nell’esempio del bonifico di €. 500.000 non ci sarebbe imposta di donazione da corrispondere, sempre che non ci siano stati precedentemente altre donazioni che hanno eroso la franchigia.
L’Agenzia delle Entrate potrebbe però accertare redditi non dichiarati, presumendo che i soldi trasferiti con bonifico possano essere la remunerazione per attività lavorative / professionali svolte dal figlio a favore del genitore.
Rischio Accertamento Sintetico da parte dell’Agenzia delle Entrate
Nel caso in cui il figlio faccia delle spese abbastanza rilevati, l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare un accertamento sintetico tramite il redditometro di reddito imponibile non dichiarato.
Il Figlio ha sempre la possibilità di dimostrare che l’importo oggetto del bonifico fatto dal genitore è una liberalità donativa supportato dalla testimonianza di quest’ultimo, comunque è sempre una prova che deve essere fornita per convincere l’amministrazione finanziaria a desistere dall’accertamento.
Meglio formalizzare la Donazione
In conclusione vista la rilevante franchigia di €. 1.000.000 a favore dei figli per l’applicazione dell’imposta di donazione sarebbe usualmente preferibile formalizzare l’atto donativo presso il Notaio con un costo medio di circa €. 2.000 e €. 200 per l’imposta di registro.
La Donazione sarà efficace comportando una definitiva acquisizione del patrimonio da parte del figlio e non sarà esposto a future vicende famigliari negative, sempre nel rispetto delle quote di legittima in caso di successione.
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